I successi tra vecchio e nuovo millennio
La novità principale è l'avvento in cabina di regia del fuoriclasse olandese Peter Blangè, 2 metri e 5 centimetri già protagonisti in quel di Parma. Nel '98/99 dopo la Supercoppa casalinga (con Modena) ancora una Coppa Campioni, vinta nel sud della Spagna, a El Eijdo (Almeria), ancora contro una belga, stavolta il Noliko Maaseik (3 a 0 la finale, si gioca per la prima volta con il rally point system, ma solo in Europa), ma l'addizione principale della squadra è Samuele Papi, il giovane golden boy di Falconara, che sostituisce nello scacchiere di Bagnoli l'olandese Zwerver. La stagione è intensissima, la Sisley vince la regular season allo sprint, dopo aver anche subito da Cuneo una netta sconfitta a Roma in finale di Coppa Italia. Ma il bello deve venire, e la vittoria dello scudetto proprio a Modena restituisce lo sgarbo del '95 in una gara 2 (si giocava con la formula del 2 su tre) a dir poco drammatica: si infortunano Papi (crampi) e Pippi (ginocchio saltato), l'ambiente è da corrida, ma la Sisley nel tie break pesca dalla panchina il giovanissimo trevigiano Alberto Cisolla, che è decisivo nella vittoria che regala il quarto tricolore. Rivoluzione nel 1999, via Blangè, arriva il serbo Nikola Grbic e con lui l'argentino Milinkovic, schierato centrale. Si gioca con le nuove regole (rally point) e la stagione porta la seconda Coppa Italia, vinta al Forum di Milano durante Volley Land (finale contro Montichiari vinta 3-0), e la terza Coppa Campioni, organizzata al Palaverde, finalmente "violato" per una vittoria importante. Di fronte a 5000 persone entusiaste, e con Bernardi MVP, Treviso mette il sigillo sulla terza coppa continentale battendo nell'epilogo per 3-1 i tedeschi di Friedrichshafen. Nei play off, con molti assenti, la truppa si ferma a sorpresa nei quarti di finale con Palermo.
L'anno successivo, con Bagnoli tornato a Modena, è l'argentino Lozano a guidare la Sisley Volley, che vince subito la Supercoppa Italiana ed in quella Europea ad Arezzo deve fare i conti con la sorpresissima della stagione, i francesi del Paris.
3-2 quella finale, che sarà poi bissata proprio nella capitale francese con in palio la Coppa dei Campioni, che sfugge in un altro tie break, nonostante nella formazione vengano innestati campioni di rango assoluto quali il regista Fabio Vullo e il centralone olandese Bas Van de Goor, ex modenesi. Il riscatto nei play-off scudetto, con i trevigiani capaci di vincere nettamente sia la semifinale con Modena (mostruoso Cisolla, opposto in vece di Fomin, infortunato), sia la finale con l'Asystel Milano, dominata senza patemi con un netto 3-0. E sono cinque! (a destra, foto 5° scudetto).