1987, inizia l'avventura
La grande pallavolo sbarca a Treviso nel settembre del 1987, grazie all'intuizione della famiglia Benetton che, dopo il Basket, offre un altro inquilino al Palaverde e un'altra passione al popolo sportivo trevigiano. L'occasione è data dall'Antares Vittorio Veneto, gloriosa società della Marca che con una splendida cavalcata aveva ottenuto a maggio '87 la serie A2.
Si inizia proprio dalla A2, ma si fa subito sul serio, con l'arrivo di un giocatore all'epoca già leggendario, il coreano Kim Ho-Chul, un nome che in tutto il mondo vuol dire pallavolo. Con Kim e con altri talenti come il trevigiano Pierpaolo Lucchetta e Andrea Anastasi, perle incastonate nel gruppo storico dell'ex Antares, la squadra, guidata dal tecnico nostrano Vito Marangon, ottiene la promozione con il primato in classifica.
Inizia quindi l'era-Sisley, e nella stagione 1988/89 il mondo della pallavolo italiana, si trova ad accettare un nuovo invitato al grande ballo: è il collettivo orogranata, che decide da subito di fare le cose in grande: arrivano De Luigi e soprattutto il centrale Andrea Gardini, sta per arrivare anche l'opposto svedese Gustafson (nella foto sotto), che però rinvierà di una stagione l'approdo trevigiano preferendo offerte greche rivelatesi poi inconsistenti. Ma l'esplosione del giovane opposto Giulio Di Toro e il talento del nuovo gruppo consente al coach bolognese Nerio Zanetti di marciare fino alla semifinale scudetto e ad un'indimenticabile "prima volta" nella finale di Coppa Italia a Forlì, entrambe le volte la resa avviene con l'onore delle armi al cospetto della mitica Panini Modena.