"IL SOLITO, GRAZIE"

a cura di Valentina

 

Volley Treviso vince la semifinale del campionato nazionale Under 15 e si classifica ad un passetto dal Tricolore, tra le prime due squadre d’Italia, ma “l’esserci” in questa finale tricolore è di per se già un enorme risultato. 

Perché da fuori, probabilmente, “l’esserci” risulta la “solita” conferma: di scuola di Pallavolo, di tecnica, di vita. 

Ma da dentro, “l’esserci” è tutt’altro che scontato: la quotidianità ci vede girovagare di continuo tra tanti (troppi) impianti poco adatti al livello della nostra società andando a ridurre tantissimo lo scambio tecnico, una delle pietre miliari del nostro club. Per cui, questo “esserci” è un trionfo che viviamo tutti come il più bel sole di questi giorni. 

In primis, ovviamente, per lo staff di Martin che dimostra, ancora una volta, di esser quanto di meglio possiamo chiedere nella guida tecnica di categoria e, subito dietro, come dei bambini che ricevono un pacco enorme a Natale, tutti gli altri della società: tecnici, dirigenti, volontari. 

Non siamo tutti esaltati da questa conquista solo perché in ballo c’è il titolo tricolore, o quanto meno, non solo. Il nostro cuore è ebbro di gioia perché arrivare a giocare una finale scudetto per la nostra società, nelle modalità in cui viene impostata tecnicamente la stagione delle nostre squadre, è come fare il tagliando all’auto e sentire il meccanico che afferma “il suo mezzo è eccellente, signore!”.
Passa il tempo, aumentano i capelli bianchi per tutti, cambiano le generazioni di atleti e con loro cambia l’impegno, la capacità di spinta, la dedizione. Cambia il rapporto con i genitori, ma noi siamo “sempre” li.
E questo confermarsi è, infine, il compromesso “perfetto” tra l’esigenza di adattare anno per anno le proprie competenze e conoscenze e l’esigenza di mantenere fermi i valori della nostra società.
I nostri nonni affermano spesso che “non ci sono più i giovani di una volta”: mai frase fu più vera, ma incompleta.
Anche i nonni dei nostri nonni, probabilmente, dicevano la stessa cosa ad insaputa dei nipoti. Le generazioni cambiano sensibilmente nel medio periodo, ma se un allenatore (ed una società) rimane sempre al vertice (Volley Treviso, oggi, seleziona a livello territoriale) si deve solo fare un plauso alla nostra guida tecnica (da Zanin in giù).
La Family c’è e domani dall’altra parte della rete incontrerà una squadra motivatissima, favorita nel risultato e con in panchina un coach (Renato Barbon) che è stato (guarda un po’!) un tecnico orogranata per diverso tempo.
“Il solito, grazie” è una frase che da soddisfazione: il barista ti conosce, ti coccola. Non appunta su carta se vuoi il caffè espresso, lungo, corto, americano. Lo sa già e appena accomodato ti porta ciò che vuoi.
Arrivare in finale ci dà un po’ le stesse sensazioni: Diego, “il solito, grazie!”. 

 

C.

Torna indietro

Archivio