IL BILANCIO DI COACH ZANIN SULLA STAGIONE APPENA TERMINATA
a cura di Valentina
Dallo stage a Camigliatello Silano dove è in ritiro con la sua Nazionale U20, il direttore tecnico orogranata Michele Zanin traccia il bilancio della lunga stagione di tutto il settore giovanile di Volley Treviso:
“Non posso che dare una valutazione complessiva di eccellenza a questa stagione: al di là dello scudetto U17 che è sicuramente la cosa che balza all’occhio, i risultati sono stati molto buoni.
Andando ad analizzare più nello specifico le varie categorie, direi che il quarto posto dell’U19 alle Finali Nazionali poteva essere anche un pelino migliore: stavamo andando bene, in semifinale per un set abbiamo retto il ritmo, poi ci ha penalizzato un po’ anche un infortunio, ma sappiamo che sono dinamiche che si verificano nel corso delle Finali, quindi va bene così. In serie B abbiamo ottenuto una salvezza che era molto complicata: se guardo le altre U19 italiane che hanno affrontato il campionato di serie B vedo che molte hanno faticato e alcune sono anche retrocesse. Lo scoglio delle 5 retrocessioni sembrava insormontabile. A volte chi ci segue dice che ad ogni inizio stagione proclamiamo che sarà difficile salvarci e poi puntualmente ci salviamo, sembra che lo facciamo apposta ma non è affatto così. Obiettivamente era dura, ma la squadra è rimasta attaccata al campionato.
Passando all’U17, dico che vincere la serie C e lo scudetto in quel modo è sicuramente prova di un organico molto forte, ma anche di una grande crescita individuale e di squadra. Dietro a questi successi ci sono stati anche momenti difficili: gli infortuni sono stati parecchi durante l’anno, ma la squadra, guidata dallo staff, è riuscita a farvi fronte sempre. Sono cose che hanno reso il gruppo ancora più granitico, una cosa che non viene mai sottolineata abbastanza.
L’annata dell’U15 sicuramente è stata meno brillante: pur avendo fatto dei miglioramenti dal punto di vista individuale e collettivo, delle problematiche si sono trascinate e non sono state risolte. Non sempre la soluzione dei problemi va nella direzione che vorremmo, per questioni che possono essere tattiche, tecniche, relazionali e personali. L’importante è saperlo riconoscere e farne tesoro.
U14 e U13 ci stanno abituando a un livello di performance molto alto, nonostante le difficoltà che ci possono essere (ad esempio lo scambio di atleti tra gruppi, che da una parte è positivo, ma costituisce comunque un’anomalia nel lavoro delle squadre). La vittoria di entrambi i titoli regionali e poi il gran finale dell’U13 che ha vinto anche il Trofeo 0.13 sono risultati davvero ottimi. Infine, l’U12 continua a lavorare benissimo e quest’anno ha creato il bacino di giovanissimi atleti forse più ampio degli ultimi anni.
La sfida ora sarà riuscire a lavorare bene nel territorio superando le sfide che ci pone la riforma del vincolo. Si sono creati e si stanno continuando a creare dei grandi punti di domanda che ancora non sappiamo dove ci porteranno.
Conoscendo tante realtà a livello nazionale, posso dire che sono tanti i giocatori (anche quelli già usciti dal nostro percorso giovanile) che hanno scelto di darci fiducia e di restare con noi. Questo credo sia perché negli anni abbiamo sempre gestito i rapporti in un certo modo, pensando al bene dell’atleta e alla sua crescita in primis. Un atteggiamento che ci ha ripagato.
Nel complesso quindi una stagione positiva, che si conclude comunque con tanti interrogativi sul futuro. Bisognerà trovare il compromesso giusto per riuscire a continuare a essere attrattivi come si è visto nel passato, come scuola di pallavolo e ambiente per crescere, adattandoci agli scossoni che questa nuova riforma porterà soprattutto negli anni a venire”.