DE COL DOPO LA VITTORIA SU TRIESTE: "FELICE DI ESSERE DI NUOVO IN CAMPO"

a cura di Valentina

 

Aveva iniziato carichissimo una stagione nella quale avrebbe trovato più spazio in campo, ma proprio nel primo set della gara d'esordio del campionato di serie B contro Padova, per una distorsione alla caviglia è dovuto uscire dal campo ed è rimasto fermo per qualche settimana. Il centrale bellunese Andrea De Col contro Trieste è ripartito titolare e, seppur con una condizione da ritrovare, ha mostrato di esserci (4 attacchi e 4 muri per lui).

Andrea, com'è stato per te questo inizio di stagione?

"Contavo e continuo a contare molto su questa stagione, mi sono allenato duramente durante la preparazione e all'esordio ero davvero carico e contento di poter giocare da titolare. Poi, dopo neanche un set, una distorsione alla caviglia che mi ha fermato per un po'. Abbastanza dolorosa, ma ho subito cercato di concentrarmi sul tornare il prima possibile in campo. Sono contento di essere tornato a giocare e per di più di aver ottenuto coi miei compagni subito una vittoria. Non sono ancora al 100%, certo, ma con doloretti e condizione non perfetta dobbiamo conviverci, cerco di pensare a migliorare un po' alla volta".

Come commenti la vittoria contro Trieste?

"Ci hanno fatto davvero sudare questa vittoria, credo che alla fin fine abbiano avuto meno continuità di noi. E noi abbiamo sbagliato meno".

Ti sei sempre fatto sentire con la voce, sia nelle stagioni passate che in questa, che fossi in campo o fuori.

"Sì, mi piace sostenere i miei compagni come posso e cerco di incitarli sempre. Alla fine siamo come una famiglia, stiamo insieme tutti i giorni, affrontiamo tante situazioni assieme, sia belle che difficili, e bisogna fare il possibile per aiutarsi. Ed è ancora più facile farlo quando il gruppo è bello come questo".

Sei ormai al tuo terzo anno qui, vieni dall'Alpago quindi la tua famiglia non è poi così lontana, ma comunque da tre anni sei fuori di casa. Come ti stai trovando?

"Sì, la distanza da casa non è tanta, ma comunque venendo qui è cambiato molto per me. Lasciare casa non è stato facile: il primo anno in particolare è stato duro, poi mi sono abituato. Ma come dicevo prima qui a Treviso siamo davvero come una grande famiglia e mi sono 'aggrappato' a questo, arrivando a sentirmi come a casa".

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