NICOLA MOSCHETTI: L'ATLETA OROGRANATA DIVENTA DOTTORE CON UNO STUDIO SU VOLLEY TREVISO

a cura di Claudio

Nicola Moschetti, ex atleta orogranata, il 23 Novembre indosserà la corona d’alloro e diventerà dottore in Dietistica presso la facoltà di medicina dell’Università di Padova. A rendere lieto e particolare questo risultato è l’ultimo tratto del suo percorso universitario che lo ha visto scendere di nuovo in campo nelle palestre de La Ghirada anche se con una veste nuova: ricercatore scentifico.
La tesi di Moschetti, infatti, si è concretizzata in uno studio su circa cinquanta atleti orogranata e sulle loro abitudini alimentari. Il titolo della tesi è: “Valutazione delle abitudini alimentari e antropometriche nei giovani atleti del volley maschile: il ruolo dell’intervento educazionale”.
Gli atleti di Volley Treviso, tra i 14 e 19 anni hanno registrato i loro pasti per 3 settimane. I dati che emersi rivelano che il profilo alimentare di una giornata non sempre è calibrato sulle esigenze nutritive dell'intensa attività sportiva. Il pranzo ad esempio risulta insufficiente dal punto di vista calorico, in considerazione del fatto che poi nel pomeriggio questi atleti devono sostenere ore di allenamento o la partita. L'apporto del calcio, importante per garantire la capacità delle ossa di resistere alle molteplici sollecitazioni e traumi, non raggiunge a volte i livelli di sicurezza. La tesi di Moschetti sottolinea come non ci debbano essere conflitti tra un’alimentazione sana e una nutrizione per massimizzare la performance sportiva, e di come le famiglie dei giovani atleti rivestano un ruolo di primaria importanza non solo nella salute dei propri figli, ma anche nel loro rendimento sportivo.
“Sono molto felice e onorato – afferma Nicola - di aver compiuto gli ultimi passi del mio percorso di studi nell'ambiente che dal punto di vista sportivo mi ha visto crescere. E' stato un piacere lavorare con lo staff di Volley Treviso: non ci è voluto molto per intenderci, il loro spessore umano è professionale è sotto agli occhi di tutti, non sono certo io a scoprirlo. Tra pochi giorni (il 23 Novembre ndr) dovrò esporre la tesi e di quel giorno, scaramanticamente, è meglio non parlare.
Scherzi a parte, facendo una brevissima analisi sui risultati raccolti viene spontaneo chiedersi se le famiglie stiano progressivamente perdendo l'abitudine di pensare al pranzo come pasto importante della giornata, se si sta perdendo l'abitudine di cucinare, alternando come da tradizione uova, carne, formaggi, pesce. Sta ormai prendendo piede l’abitudine di proporre ai ragazzi sempre più cibi pronti al consumo, offerti con nomi fantasiosi ed accattivanti perché più pratici, ma ripetitivi e senza le peculiarità nutrizionali come quelle dei cibi freschi e preparati secondo tradizione, che contengono anche un filo di buon olio di oliva, di grana, di erbe aromatiche che apportano micronutrienti preziosi”.

Non ci resta che dire: Complimenti ed in bocca al lupo dott. Moschetti!

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